Una tappa importante per la ormai nota casa editrice pontina LabDFG, militante quest’ oggi presso il Centro Paideia di Torino, per la presentazione dell’ultimo libro del giovane scrittore Federico Vergari: “Vittorie imperfette”. Un progetto quello ideato dalla LabDFG si prefissa l’obiettivo di divulgare testi di alta qualità, finalizzati ad offrire al panorama librario italiano un punto di vista nuovo, accattivante, utile alla crescita umana e professionale di tutti i lettori.
L’evento, considerato un vanto per il settore editoriale pontino, è stato organizzato grazie alla collaborazione del Centro Paideia e del Comitato Italiano Paralimpico, e godrà della presenza di Silvia Bruno, Presidente Comitato Regionale Piemonte del Comitato Paralimpico italiano, Fabrizio Serra, Direttore Fondazione Paideia, Marco Dolfin, nuotatore italiano e protagonista di una “Vittoria imperfetta”, Giovanni Di Giorgi, Direttore editoriale di LabDFG.
L’incontro culturale vedrà anche la presenza del Vicedirettore del Salone Internazionale del libro di Torino Marco Pautasso, il quale ricoprirà il ruolo di moderatore dell’evento.
Il giovane Federico Vergari firma così un nuovo libro di storytelling sportivo dove lo sport è considerato come un linguaggio universale utile per raccontare storie di uomini e donne che non si sono arresi dinnanzi le difficoltà. Nel libro l’autore raccoglie in venti brevi biografie le vite di alcuni atleti che non si sono mai arresi e cattura l’attimo in cui davanti ad un ostacolo, quando sarebbe stato più facile mollare tutto, si sono rimboccati le maniche e sono ripartiti.
Tra i protagonisti del libro si troveranno le storie di Marco Pantani, Assunta Legnante, Michael Jordan, Tazio Nuvolari, passando poi per Novak Djokovic e Alex Zanardi.
Tra infortuni, guerre, conflitti interni e incidenti i protagonisti di questo libro hanno saputo trovare in sé stessi le motivazioni per riscrivere la propria esistenza laddove la maggior parte di noi avrebbe semplicemente scritto la parola fine. Ne è un chiaro esempio proprio Marco Dolfin, che dopo aver perso l’uso delle gambe in un incidente, ha continuato a inseguire il suo sogno: fare il chirurgo e l’atleta.
«Vittorie imperfette racconta momenti di vita di grandi atleti» – ha detto Silvia Bruno – «se come rappresentante del Comitato Paralimpico mi fa molto piacere che si sia voluto includere anche atleti con disabilità, in veste di Presidente del CIP Piemonte non posso che essere felice che fra questi sia presente anche il “nostro” Marco Dolfin, ottimo esempio di persona che ha saputo reinventare la propria vita». Centrando in pieno il significato del libro, la Presidente del CIP Piemonte ha poi continuato: «Si dice spesso che gli atleti paralimpici siano degli esempi, a volte si usa anche – eccedendo un po’ nella retorica – il termine eroi. Molto più semplicemente, si tratta di persone che hanno dovuto affrontare un destino non comune uscendone con le proprie forze, da vincitori sì, ma senza cercare la perfezione, che non è fra le cose di questo mondo».