Hanno lavorato insieme per regalare ai bambini una favola dolce e tenera che possa aiutarli a superare il brutto momento che tutti stiamo vivendo. Sono due grandi professionisti della fantasia, raccontata con la parola e con i colori. Ecco come l’autore Mauro Grimaldi e l’illustratore Spartaco Ripa hanno dato vita alla Storia di Leo (LabDFG, € 9,90, in vendita online e in libreria) PUBBLICITÀ
– Un libro per bambini a quattro mani. Quando avete deciso di dar vita a questa storia per bambini?
«Ci siamo resi conto che i bambini assorbono come spugne e senza alcun filtro le varie notizie che gli arrivano con effetti collaterali pesanti, notizie che, tra l’altro, sconvolgono anche noi adulti. Sicuramente i più piccoli sono la parte più sensibile della catena, la più influenzabile. Noi abbiamo già affrontato temi delicati con le nostre favole, come quello della migrazione (n.d.r. La città in fondo al mare) perché riteniamo che l’illustrazione unita ad un linguaggio comprensibile per i più piccoli rappresenti uno strumento formidabile per dialogare con loro. Il messaggio deve stimolarli a guardare avanti, ad affrontare i problemi con consapevolezza e coscienza. Nel nostro piccolo, questo rappresenta il nostro principale obiettivo».
– Vi siete ispirati e/o l’avete dedicata a un bambino reale?
«L’ispirazione l’abbiamo presa dagli occhi disorientati dei bambini e abbiamo cercato di immedesimarci, di interpretare i loro interrogativi di fronte a questi cambiamenti per molti versi incomprensibili anche a noi adulti. Proviamo a entrare nella mente di un bambino come Leo di 7/8 anni. Chi è il signor COVID? Possibile che nessuno sappia che faccia abbia? Come fa ad essere presente, contemporaneamente in tutto il mondo? E come entra nelle case della gente anche se la porta è chiusa? Queste sono le domande che si pone Leo. I bambini cercano di dare a tutto questo una spiegazione in base ai parametri del quotidiano che conoscono».
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