Capitolo 4
Il primo titolo mondiale
A cura di Giovanni di Giorgi Direttore editoriale della casa editrice Lab DFG

Con la vittoria della Coppa Internazionale era cominciato il periodo dā€™oro del calcio italiano.

Stoccolma, ottobre 1932

Lā€™Italia ottiene lā€™incarico di organizzare nel 1934 la seconda edizione della Coppa del Mondo Jules Rimet. Si tratta di riconoscimento importante dellā€™efficienza italiana, i cui impianti sportivi moderni e numerosi sono secondi alla sola Inghilterra. Lā€™Italia vinse la Coppa Rimet del 1934. Lā€™eco della vittoria risultĆ² assai vasta in tutta la penisola e fu accolta con entusiasmo da milioni e milioni di italiani, sebbene nel 1934 lo sport nazionale italiano fosse il ciclismo e non il calcio. Assursero a ruolo di ā€œeroiā€, di ā€œsemideiā€, gli Azzurri che nella finale romana alzarono la Coppa. Col Mondiale del 1934, il calcio in Italia divenne, come si direbbe oggi, ā€œcoolā€ attirando su di sĆ© lā€™attenzione di rampolli dellā€™alta borghesia, di signore vogliose di andare allo stadio, della stampa, degli intellettuali.

Italia, 27 maggio-10 giugno 1934

Lā€™esordio andĆ² secondo le previsioni con uno scontato 7 a 1 contro gli Stati Uniti. La partita successiva, invece, oppose lā€™Italia alla Spagna del mitico portiere Zamora. I precedenti tra le due formazioni erano tali da far prevedere un risultato aperto e senza esclusione di colpi. Infatti finƬ 1 a 1 e soltanto il giorno dopo con il gol di Meazza lā€™Italia si qualificĆ² per la semifinale contro lā€™Austria di Hugo Meisl. In tribuna stampa erano presenti oltre trecento giornalisti provenienti da tutto il mondo. Non manca niente per completare la cornice attorno alla semifinale piĆ¹ attesa. Si aspetta solo il fischio iniziale dellā€™arbitro che arriva puntuale. Dopo dieci minuti, lā€™Italia ĆØ giĆ  in vantaggio. Quello fu lā€™unico gol della partita, sufficiente ad accedere alla finale. Lā€™Austria usciva sconfitta soprattutto sul piano del gioco, chiudendo definitivamente il sipario sugli anni magici del Wunderteam. Lā€™Italia era in finale. Mancava lā€™ultimo ostacolo, la favorita Cecoslovacchia. Da Praga arrivarono una decina di treni con oltre quindicimila tifosi boemi. Roma era paralizzata, totalmente immersa nella partita. 2 a 1 ai supplementari, lā€™Italia di Pozzo ĆØ campione del mondo.

Nel prossimo capitolo lā€™oro olimpico di Berlino.

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