Una triste notizia ha scosso il mondo dell’informazione e dello sport: all’età di 75 anni ci ha lasciati Giampiero Galeazzi.
Nato a Roma, ha svolto la professione di giornalista e di telecronista, regalando momenti indimenticabili soprattutto nel raccontare il suo amato canottaggio, che aveva praticato anche come atleta.
Davide Tizzano, due volte Campione Olimpico, e autore per Lab DFG de L’ottimismo della volontà, ha voluto ricordare Galeazzi nel giorno della sua scomparsa.
Con la scomparsa di Giampiero Galeazzi il canottaggio perde uno dei suoi principali narratori, dichiara Tizzano, Giampiero è riuscito a conferire alle regate, che ha commentato fin dalle Olimpiadi di Los Angeles, un’aurea particolare, sia alle vittorie, ma anche alle sconfitte, poiché sapeva entrare in profondità con dei commenti tecnici, con la conoscenza diretta dei vogatori, e con la sua grande esperienza internazionale, essendo abituato ad interviste importanti come quelle a Gianni Agnelli, Maradona e molti altri personaggi.
Tizzano è stato protagonista, insieme ad Agostino Abbagnale, di una delle telecronache più famose della storia del canottaggio italiano, quando ad Atlanta il duo azzurro raggiunse l’oro.
Il canottaggio per lui era una passione che seguiva con amore, dedizione e competenza, conclude Tizzano, noi canottieri degli anni ‘80 e ‘90 dobbiamo tantissimo a Giampiero, che ha reso immortali le nostre vittorie, dandoci sempre il gusto di tornare velocemente a terra per riascoltare le sue telecronache. Credo che a lui vada il ringraziamento di tutto il movimento italiano, perché se oggi il canottaggio è noto al grande pubblico e viene ricordato in maniera iconica è anche grazie a Giampiero Galeazzi.