Domani 1° aprile ore 18.00, Museo Cambellotti: Valentina Picca Bianchi sceglie Latina, città del cuore e d’origine per la prima tappa di un tour che porterà #ledonnesidannodeltu, opera prima dell’imprenditrice nel settore catering e banqueting, fra la gente nelle principali città italiane. Questa sera all’incontro con l’autrice, per raccontare la genesi e il “viaggio” che l’hanno condotta, insieme alle venti protagoniste del libro, ad intraprendere questa nuova avventura saranno presenti: il Sindaco di Latina, Damiano Coletta; il Presidente della Camera di Commercio di Frosinone e Latina, Giovanni Acampora; la giornalista de il Messaggero, Monica Forlivesi, la giornalista del Gruppo Mondo Radio, Roberta Sottoriva, e alcune delle donne imprenditrici, protagoniste del racconto, che leggeranno brani estratti dal libro. Modera l’incontro uno dei volti più amati della Rete Ammiraglia, la giornalista e conduttrice del Caffè di Rai1, Roberta Ammendola.
Tenaci, determinate, curiose della vita e di sé stesse, orgogliose fino al midollo e soprattutto inarrestabili. Le donne raccontate da Valentina Picca Bianchi, dal 2019 Presidente delle Donne Imprenditrici Fipe, sono in una parola: “antifragili”.
Sono le più colpite dalla crisi causata dalla pandemia da Covid – 19. Ma, spesso, sono allo stesso tempo le più caparbie e risolute nell’affrontare le difficoltà. Sono le donne, che rappresentano una parte importante dell’imprenditoria nel settore dell’ospitalità, dove il 30% delle imprese è a titolarità femminile.
Queste le venti protagoniste di #ledonnesidannodeltu, il primo libro – non libro di Valentina Picca Bianchi, edito da Lab DFG in tutte le librerie italiane e piattaforme digitali. L’Autriceha voluto raccontare il mondo dell’imprenditoria al femminile in un momento particolarmente difficile per il settore, attraverso la trasposizione letteraria delle conversazioni sulla chat WhatsApp delle Donne Imprenditrici delle quali con orgoglio porta avanti le istanze. Le protagoniste di questo racconto corale sono rappresentative di ogni angolo della nostra Italia e di una realtà, quella dei pubblici esercizi, che parla universalmente il linguaggio dell’ospitalità e dell’accoglienza. Ne emergono mille problemi, dubbi, drammi, incertezze ma anche la voglia di lottare, di guardare al futuro senza farsi scoraggiare da una strada sempre più in salita.
Le donne viste in una dimensione completamente nuova, quella della “sorellanza digitale”, in una conversazione al femminile che coinvolge fin dalle prime pagine mostrando risvolti dell’essere donna che tutti abbiamo davanti agli occhi ma, che spesso tendiamo a dare per scontati. Ci sono le Donne, poi ci sono le Donne imprenditrici, che non si arrendono, che non hanno paura di lottare, che continuano a gridare anche quando la loro voce è rotta dalla fatica. Col digitale, ormai capace di unire persone agli angoli del mondo, anche il trovarsi tutte insieme dietro ad uno schermo può diventare – come ogni altra conversazione tra amiche – occasione per darsi del tu.
Come racconta in prima persona l’autrice: “la chat è stata uno strumento fondamentale, un rifugio per tutte noi, durante il periodo più difficile della pandemia. Grazie alla sua immediatezza di comunicazione ha favorito il dialogo, lo scambio di opinioni ma anche la possibilità di cercare o dare un sostegno nei momenti più difficili. Quello che più emerge è proprio la voglia di ‘fare squadra’, questo ‘spirito da spogliatoio’, caratteristica tipicamente maschile ma tutt’altro che scontata all’interno di un gruppo formato da donne, sempre restie a raccontarsi e a mettersi a nudo di fronte ad altre donne”. Tra ironia e riflessioni una lettura che sa dove condurre il lettore: “la sorellanza” fisica o digitale è sempre un valore, e alla fine di questo viaggio ci appartiene sicuramente un po’ di più…