Di Giovanni di Giorgi
Direttore editoriale della casa editrice Lab DFG
“È stata una bella esperienza, mi sono davvero divertito tanto a far parte di una squadra. È tutto completamente diverso dall’atletica ed è stato bello finché è durato”.
Così Usain Bolt esce di scena, annunciando la fine di una carriera, mai iniziata, di calciatore.
Nato a Sherwood Content, un villaggio di mille anime della Giamaica, aveva cominciato a cimentarsi in parecchie attività sportive che aveva ancora i calzoni corti. Poi aveva scelto il cricket, perché era quello che gli piaceva di più. Era parecchio bravo. Aveva un solo difetto: era troppo veloce.
Olimpiadi di Pechino 2008. Blocchi di partenza dei 100 metri
Bang… Partiti… 9,”69… Bolt vince il suo primo oro olimpico con record del mondo.
Quattro giorni dopo alla finale dei 200, nuovo record del mondo, 19,”32 demolendo il primato di Michael Johnson e ottenendo il secondo oro.
Tre giorni dopo il terzo oro con la staffetta 4X100 e terzo record del mondo 37,”10.
Inizia il dominio di Lightning Bolt nell’Olimpiade di Michael Phelps che vince otto ori olimpici.
Olimpiadi di Londra 2012
Solo il flop di Bolt avrebbe fatto notizia. Anzi sarebbe stata la notizia dell’intera Olimpiade. E invece nulla di tutto ciò. Usain si riconferma re dei 100 correndo in 9,”63, il miglior tempo mai corso in un’Olimpiade e dei 200 metri, vincendo nuovamente due medaglie d’oro. È l’unico atleta nella storia a vincere la medaglia d’oro nei 100 e 200 metri in due Olimpiadi consecutive. Vince poi un altro oro nella staffetta 4×100.
Olimpiadi di Rio 2016
Bang… Bolt parte male. Non è una novità. Ma forse è il suo eterno rivale Gatlin a partire fortissimo che tiene fino ai sessanta metri per poi vedersi superato dal fulmine giallo che vince la sua terza Olimpiade. Fosse servita una ridefinizione della parola leggenda, Bolt ce l’ha data quella sera.
A Rio Usain chiude la sua carriera olimpica con altri due ori, 200 metri e staffetta 4X100, otto medaglie che luccicano nella bacheca del Re.
Roma Golden Gala. Giugno 2013
Stadio Olimpico. Con mia moglie siamo in tribuna e come tutti in questa calda serata romana, siamo in attesa di Bolt, della sua danza da immortalare con il cellulare, della partenza e della finale dei 100 metri.
Bang… Sorpresa…vince Gatlin!