È con infinita tristezza che condividiamo il cordoglio per l’improvvisa scomparsa di Antonio Pennacchi, molto più di uno scrittore per noi della casa editrice LabDFG.
La sua passione e il suo talento nel narrare con una poetica disincantata la storia di un territorio da sempre segnato da divisioni ideologiche e contraddizioni, ci ha insegnato ad appropriarci di un sentimento di orgoglio e appartenenza che prima di lui era estraneo ad una comunità fatta di tante culture diverse come quella che caratterizza l’agro pontino. Non accettava il concetto che le città più giovani d’Italia fossero dominate da concetti ideologici vecchi e divisivi.
“Non conta la destra o la sinistra, conta guardare avanti!”. Antonio era un uomo spigoloso, arguto, visionario e, seppure la sua opinione sempre critica potesse sembrare troppo severa o eccessivamente accusatoria, era innamorato della sua (e nostra) Città.
Occupandoci di letteratura, non possiamo esimerci dal tributare un sentito omaggio a colui che ha saputo portare alla ribalta nazionale l’epopea di una piccola provincia e della sua gente attraverso una scrittura appassionante e senza troppi fronzoli. Una poetica semplice e diretta proprio come era lui.
Abbiamo festeggiato il suo Premio Strega nel 2010 con la stessa esultanza di una vittoria olimpica perché, pur partito senza i favori dei pronostici e confrontandosi con i migliori scrittori italiani. è riuscito a trionfare a furor di popolo grazie solo al suo talento. Siamo orgogliosi di averlo conosciuto e grati per le opere che ci ha lasciato e che continueremo ad amare.
Per la nostra Casa editrice Antonio Pennacchi è e sarà sempre un riferimento culturale importante e uno stimolo a crescere ogni giorno.
Grazie Antonio, uomo del popolo e medaglia d’oro della letteratura!
Giovanni Di Giorgi, Direttore editoriale LabDFG