Inizia con questo antefatto il capitolo di Vittorie imperfette di Federico Vergari per Lab DFG, dedicato al campione di calcio amputati Luca Zavatti. Inizia con una dichiarazione di Damiano Tommasi che lascia trasparire serietà, competenza ed empatia.
Ieri Tommasi è stato eletto sindaco di Verona e a lui vanno i nostro più calorosi auguri.
Sabato notte, mancano pochi minuti all’una. Esattamente è mezzanotte e cinquantatré minuti. Vibra il cellulare. È una email. Sarà la solita newsletter che arriva sempre di notte, penso. Prima o poi mi farà prendere un colpo. Guardo sbadatamente lo schermo e leggo il mittente: Damiano Tommasi.
L’attuale presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, nonché – cosa per me decisamente più pregna di significato – campione d’Italia nel 2001 con la Roma. È la notte in cui l’Italia di Roberto Mancini, battendo la Grecia, si è qualifica con tre turni di anticipo a Euro 2020 e Damiano Tommasi risponde così a una mia email di qualche giorno prima.
«Ho incontrato per la prima volta Luca a Vicenza, per la precisione al campo di Longare. È stata anche la mia prima uscita con gli amici della Nazionale Amputati. È stato durante l’intervallo che, tra sudore e fiatone, Luca mi ha raccontato, con accento a me familiare, la sua storia, le sue sliding doors, che l’hanno portato dal campionato di Promozione laziale alla Nazionale Amputati. Negli occhi dei ragazzi attorno a lui si leggeva la passione per il gioco del calcio e la naturale convivenza con la gamba mancante da molto più tempo. Negli occhi di Luca ho sempre visto la stessa passione per il gioco del calcio con la particolarità di averne conosciuto anche il lato più popolare, quello dei campi ufficiali, quello delle retrocessioni o delle promozioni, quello che spesso non conosce il lato straordinario della Nazionale Amputati. Il suo sudore e la fatica di adattarsi a questi nuovi attrezzi del mestiere mi hanno trasmesso fin da subito un’energia straordinaria e la consapevolezza che il pallone è una calamita troppo forte per chi ha la fortuna di innamorarsene… a qualsiasi età. Grazie Luca!»
Bene, penso stropicciandomi gli occhi, adesso non resta che scrivere.