A New York stanno spopolando le feste letterarie dove ci si incontra per godersi un bel libro lontano dalle distrazioni. Come funzionano questi eventi.
Alle feste non si va più per ballare, si va per leggere. L’iniziativa arriva da New York, dove questo nuovo trend sta spopolando. Le persone si riuniscono per sedersi e godersi in compagnia un bel libro. Non si tratta, però, di un book club, ognuno può leggere quello che vuole, non c’è nemmeno un tema, dai gialli, ai classici, ai saggi, tutto è ammesso ai “reading party”. Nella Grande Mela questi eventi stanno riscuotendo un successo enorme e sempre più persone si uniscono al gruppo di lettori che gira per la città, proponendo sempre nuove location per Reading Rhythms.
Come è nata l’iniziativa
Inizialmente i lettori si riunivano nelle loro case, ma il progetto ha interessato sempre più persone e si è espanso. Un anno fa quattro ventenni hanno spento i telefoni e aperto i libri, dopo aver visto volumi accumularsi negli scaffali senza mai essere aperti. “Sentivamo la necessità di ritrovare tempo per noi stessi, mettere in pausa la frenesia di New York, condividere il piacere slow della lettura con i compagni più intimi”, hanno spiegato Ben Bradbury e Tom Worcester, i fondatori dell’evento assieme a Charlotte Jackson e John Lifrieri. La prima lettura di gruppo si è svolta sul tetto del loro appartamento di Brooklyn, dove avevano invitati un po’ di amici; l’evento ha riscosso molto successo e dopo un paio di mesi le persone sono diventate duecento.
Come funzionano i party letterari
Queste feste si spostano in giro nella città e si svolgono in genere a inizio settimana, il progetto è così apprezzato da avere addirittura una lista d’attesa. Il luogo cambia sempre, si spazia da cocktail bar a terrazze, a spazi dedicati all’arte. Il format è molto semplice, basta presentarsi con il proprio libro, prendere posto e immergersi nella lettura. Dopo un’ora inizia la condivisione, ci si scambiano consigli con gli altri partecipanti e si chiacchiera, si conoscono persone nuove. “Lontani dalle app, dal rumore delle solite feste, i libri diventano il mezzo per rompere il ghiaccio, creare conversazioni più profonde e connessioni intime immediate con i presenti, anche se inizialmente sono estranei”, hanno spiegato.